
“Tra scheletri nell’armadio e sogni nel cassetto non so più dove mettere i vestiti.”
“CHI LO DICE CHE DEVI PER FORZA ESSERE SEMPRE GLITTER E SORRISI?”
Rieccomi qui.
Un’altro tema tosto, nuovamente con le spalle al muro. Sorvolerei sui glitter anche se si intonano col personaggio, direbbe qualcuno.
Qui si parla di nascondere intenzionalmente le emozioni negative amico mio, mica bazzecole. In un mondo in cui ogni social network è strada libera per sfogare la propria frustrazione ci sto io, la bomba ad orologeria camuffata da palla natalizia, glitterata magari, giusto per stare in tema.
Basta fare un giro tra le Chat di molti gruppi Facebook per trovare un povero cristo che, ignaro delle conseguenze, chiede, per esempio, un consiglio su una pizzeria in una determinata città. Non si capisce come, ma dopo 10 commenti si arriva a “E che c… ne capisci tu di pizza che vieni da Milano, vai a fare le recensione sulle cotolette”.
No dico: e qui sarei io il problema? Che cavolo c’è di male nell’esatto opposto? Lo so, lo so, qui non si parla solo di essere carini e gentili con il prossimo, indipendentemente dal fatto che ci porga un’orchidea o un cactus… In tutta risposta, sempre uguale mi comporto, io.
Qui si tratta di non mostrare rabbia, tristezza, dolore, frustrazione, insomma tutte quelle cose fantastiche che rendono la vita entusiasmante e soprattutto il nostro ambiente sbrilluccicante. E ridaje con ‘sti glitter!
La mia ironia era un modo, atroce, ne sono consapevole, per esprimere quanto poco ci sia bisogno di emozioni negative. Lo so che servono a te, caro mio, ma quanto servono alle persone che ti circondano e che ogni giorno, con la spada luminosa di Star Wars cercano di combattere le proprie, di nuvolette nere?
Quindi, Mrs. Glitter e Sorrisi riserva al prossimo, per quanto possibile, la parte più positiva di sé e con le sue, di oscure nuvolette, ci fa i conti da sola.
Non dico di fingere, per carità di Dio. Dico di selezionare minuziosamente cosa condividere e cosa no. Smettetela con l’ipocrisia, lo fate tutti, pure tu. The Smile Queen dissimula la tristezza, invece tu, cos’è che nascondi? Pensaci dai! Su su, forza… Eccolo là! Sbaaam, beccato!
Ora, mi potresti dire che non è “sano” . Sei serio? Vogliamo davvero intraprendere questo discorso?
Mi diverte molto questo guardare al prossimo con atteggiamento stile “Non vorrei assolutamente dire che io farei meglio, non sia mai”. E poi questo è proprio quello che dite, che dico. Vabbè mi ci metto pure io in mezzo.
Abbiamo un’idea della vita, di ciò che sarebbe bene fare e soprattutto di ciò che sarebbe bene non fare, e la sbattiamo in faccia a quel povero malcapitato che si sfoga con noi chiedendoci un consiglio. Magari su problemi sentimentali, tanto sempre là si va a finire. Vi svelo un segreto: non è mai un consiglio, cari miei, è una sentenza bella e buona, con tanto di martelletto e toga.
Però nel momento in cui ne diventiamo consapevoli, un pochino, ma proprio poco, le cose cambiano. Quindi scendi da quel cavolo di piedistallo e sii benevolo, sii umano. Anziché rinfacciare a quel povero milanese convinto di essere un’esperto gastronomico la sua misera umanità, condividi con lui la tua condizione limitata e siate terribilmente ridicoli e umani insieme.
Per ciò che riguarda me, anche stavolta sono stata brava, pfui….ho schivato il mettermi allo scoperto come ho schivato sistematicamente la pallina, quella volta che ho avuto la geniale idea di provare a dare il mio “contributo” in una partita di tennis.
L’ultima riflessione è che si, non è sano per me. Si, sarebbe meglio, sempre per me, se io ogni tanto tirassi fuori il dolore o almeno la tristezza e magari lo farò.
“CHI LO DICE CHE DEVI PER FORZA ESSERE SEMPRE GLITTER E SORRISI?”
Io amico mio, lo dico io, lo dico solo io. E questa cosa cambierà, promesso. Nella prossima vita magari. Qui intanto ti lascio con una canzone e, naturalmente, con un sorriso. Anzi, ben più di uno!
